Al Teatro Carcano, 23 marzo 2016, ore 20:30 ha avuto luogo MAHAGONNY – La città trappola, opera liberamente tratta da “Ascesa e caduta della città di Mahagonny” di Bertolt Brecht. Lo spettacolo è stato realizzato con il contributo dei testi poetici e dell’interpretazione di alcuni detenuti della II Casa di Reclusione di Milano-Bollate.
Lo spettacolo è frutto di un progetto nato nel 2014 all’interno della II Casa di Reclusione di Bollate grazie al gemellaggio del Laboratorio di Poesia con l’Associazione Arte in Tasca ed è prodotto dal Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano in collaborazione con Arte in Tasca e laVerdi.
Nata nel 1927 come cantata scenica musicata da Kurt Weill e scritta da Bertolt Brecht col titolo Canti di Mahagonny e poi più volte rimaneggiata, l’opera illumina le contraddizioni in seno alla società del tempo e racconta di una città dove gli uomini si divorano tra loro per l’oro e il denaro. In Mahagonny la città trappola viene mantenuto l’impianto originario brechtiano, riletto alla luce della contemporaneità. Mahagonny diventa la città del piacere e del vizio, dove tutto è permesso, dove il motto è “puoi farlo”, dove i crimini possono essere graziati. Tutti tranne uno, il più grave: la mancanza di soldi.
Gli attori detenuti accompagnano gli spettatori in questa storia frammentata e rapsodica, alternando la recitazione di scene e personaggi ad aperture liriche e soliste, in cui donano voce a ballate e poesie scritte di loro pugno. Ad accompagnarli un gruppo di musicisti solisti che contrappuntano le scene e le ballate-poesie con musiche per tango dal repertorio di Astor Piazzolla.
Sulla scena si compone una commedia corale in cui la giustizia è nascosta, da trovare, e la sua ricerca è un percorso irto di ostacoli ma necessario al riscatto.